Un saluto con l’ultimo post

Cari lettori,

il progetto Luminesia online www.2luminesia.wordpress.com vede la luce con il primo post pubblicato il 22 Dicembre 2012. Il mio goal, con questo progetto, era di insegnare agli studenti la fotografia praticando come primo passo l’autoritratto.

Come potete leggere sotto la voce Progetto, gli autoritratti si ottenevano attraverso il concetto di immedesimazione. L’approccio con la poesia ha avuto la funzione di affinare la loro sensibilità per poter individuare delle emozioni da tradurre in fotografia. Gli studenti sceglievano in totale libertà le poesie dal blog www.annamoscawordpress.com nelle quali riscontravano un vissuto o un sentito. Abbiamo così instaurato un discorso di vulnerabilità reciproca.

Questo è stato un progetto emozionante e coinvolgente che ha toccato e cambiato le vite di molti, introducendo un nuovo approccio sia nel mondo accademico che nel mondo dell’autoritratto. Insieme ai principi e agli elementi di fotografia gli studenti hanno imparato la composizione, l’espressione personale e la storia della fotografia. Gli esercizi insegnavano ad andare in profondità nell’autoritratto rappresentando le loro emozioni. Hanno anche imparato a collaborare a un blog collettivo di fotografia come ad aprire e curare il proprio blog personale di fotografia. Abbiamo lavorato duro e raggiunto ottimi risultati direi!

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Luminesia online chiude con questo post ma questo approccio all’autoritratto attraverso la poesia, che è cominciato ben prima del 2012 e che ha trovato qui un’ottima finestra per esporre il lavoro degli studenti al mondo, continuerà a vivere attraverso canali diversi e in altri luoghi. Sarà mia cura informarvi di futuri sviluppi e progetti o potete visitare il mio blog, se preferite, per ogni novità al riguardo.

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Desidero ringraziare ora tutti i miei studenti del I anno del corso di Fotografia 2012-13 dell’accademia Acme di Milano e tutti i lettori che fedelmente ci hanno seguito. La mia gratitudine in particolar modo va agli studenti parte del Team Operativo che hanno lavorato diligentemente al mio fianco a ogni singolo post. Grazie a Anna Facchinetti,  Mattia Terribile, Mirela Burcà, Cesare Pasquali. Questi studenti sono stati sempre presenti e parte attiva della visione che avevo per Luminesia online e abbiamo lavorato duramente passando a scuola molte ore extra, come online, per darvi quello che avete visto. Stanno portando avanti dei progetti fotografici personali interessanti, a mio parere, sui loro blog, vi invito a visitarli.

Vi rammento che cliccando su ogni nome sarete indirizzati direttamente ai blog, sia sui nomi appena menzionati che sui nomi degli altri studenti presenti sotto la loro foto in ciascun post. La mia speranza è che i blog personali cominciati dai miei studenti durante questo progetto continuino a vivere e a crescere e che siano seguiti con lo stesso entusiasmo che abbiamo sentito da voi per Luminesia.

Per concludere, auguro ai miei studenti e a tutti voi lettori successo e crescita in ogni progetto che affronterete.

Apprezzando il vostro interesse vi ringrazio,

Prof. Anna Mosca

 

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Luminesia ©

Farewell

Dear readers,

the project Luminesia online www.2luminesia.wordpress.com first saw the light with a post published on Dec. 22nd 2012. My goal, with this project, was to teach students photography, with self-portraiture as a first step. As you may read under Project, self-portraits were achieved through the concept of empathy. The approach to poetry was called to refine their sensibility to translate feelings into pictures. They could choose from a vast array of poems on the site www.annamoscawordpress.com what resonate with them. It was a conversation on mutual artistic vulnerability.

This has been a very exciting project that touched and changed the lives of many, bringing a new challenge in both the academic and the self-portrait worlds. Along with the basic principles of photography, students learned the history of photography, composition and personal expression.  Exercises taught them to go deeper into self-portrait by representing their emotions. They also learned to be an active part of a collective blog and to open and curate their own personal photographic blogs. We achieved a lot, I must say!

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Luminesia online ends with this post but, what has started well before 2012 and found here a suitable window online, will keep on living through different channels and locations. It will be my pleasure to inform you of future developments or projects or you can visit my blog for any news.

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It’s my desire to thank all of my students of the Photography Course 2012-13 at the Acme Academy in Milan – Italy, and all the readers who faithfully followed us. My gratitude goes out especially to the Operative Team who diligently worked on the posts. Thank you Anna Facchinetti,  Mattia Terribile, Mirela Burcà, Cesare Pasquali. These students mentioned were always present and active in the vision I carried of Luminesia online and we spent long extra hours at school and on line to achieve what you have seen. They are also bringing forth some very interesting personal photographic projects on their own blogs. I invite you to check them out.

I remind you here that if you click on each name, the ones just mentioned as the ones showing in all the previous posts, you will be redirected to each personal blog of every student. It’s my wish that the personal blogs started with this project by my students will not stop breathing and that they may be followed with the same enthusiasm we felt from you for Luminesia.

Wishing my students and all of you readers to grow in every project you undertake,

my appreciation and sincere thanks,

 

Prof. Anna Mosca

 

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Luminesia ©

Imputami il peccato di voler sopravvivere

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(foto di Li Qian Qian 黎倩倩)

Ci ascoltavamo

senza parlare.

La lentezza

dello sguardo

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dava alla

nostra storia

un ritmo lento

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diluito.

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Conoscevamo

orizzonti

fuori

dall’inquadratura.

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Mettevamo a fuoco

ogni cosa e forse

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ci siamo spaventati.

(Anna Mosca)

Imputami il peccato di voler sopravvivere

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(foto di Edoardo Rossi Caiati)

Ci ascoltavamo senza parlare.
La lentezza dello sguardo
dava alla nostra storia un ritmo
lento,
diluito.
Conoscevamo orizzonti
fuori dall’inquadratura.
Mettevamo a fuoco ogni cosa
e forse,
lì,
ci siamo spaventati.

 (Anna Mosca)